mercoledì 30 giugno 2010


Ho paura di non essere io padrona degli eventi, i miei naturalmente. Ogni volta che intraprendo un qualche cosa, all’inizio sento di essere io a decidere cosa fare poi, ad un certo punto, senza nemmeno capire come, non sono più io a tenere le redini di ciò che mi accade, sono abbandonata senza freni in balia degli eventi, come se non mi appartenessero. Mi sembra di potermi allontanare e andarmene senza che possa cambiare assolutamente niente. È frustrante. Vedere che le cose ti scivolano tra le mani come sabbia e sapere, essere coscienti, di non poter fare assolutamente niente per intervenire, per modificare quella situazione. È invivibile. Quando le cose ti stanno a cuore devi poter interagire con loro. Devi poter avere la possibilità di cambiare gli eventi che stanno avendo luogo.

Tutti dovrebbero averla questa possibilità. Nessuno merita di farsi portar via ciò che desidera senza avere la possibilità di lottare. So che è una cosa stupida, ma adesso l’unica cosa che riesco a fare in proposito è proprio il niente. Non inizio praticamente quasi più nulla per la paura che poi mi venga portato via. Ho visto troppe cose abbandonarmi, sfuggirmi, che ora non so se potrei ancora sopportarlo. Con l’età aumenta l’intensità dei sentimenti che vengono messi in gioco, e questo vuol dire che se prima perdere una cosa faceva male, ora farebbe male il doppio. E, come ho già detto sarà sbagliato, non ce la farei a sopportare che mi venisse portato via da impotente. Io voglio che mi sia data la possibilità di lottare per ciò che desidero, di fare qualcosa, di alzarmi urlare, inveire, insomma poter fare qualcosa, qualsiasi essa sia. È invece no. Sono assolutamente inerme di fronte a ciò che mi circonda. Non ho più la voglia che da dentro lo stomaco mi dice di andare, di provare. Ho solo la voce nella testa che dice: “Non vale la pena tentare e soffrire.” E allora basta…..

Voglio poter tentare sapendo di potercela fare. Voglio essere parte vera di qualcosa. Voglio essere padrona di ciò che accade. Voglio poter decidere io del mio destino.

lunedì 17 maggio 2010

Amore vs Meteorite


Come si fa a spiegare a qualcuno che si è incapaci ad amare?? E' una cosa che mi chiedo spesso ultimamente, soprattutto dopo il mio ultimo incontro. Circa una settimana fa, come quasi ogni due fine settimana, ho conosciuto un ragazzo. Molto carino devo dire, mi ha colpito subito il suo sorriso, il modo in cui le sue labbra si piegavano circondate dalla barba lasciata incolta (cosa che poche volte apprezzo, e che in lui era dovuta). Abbiamo parlato per un pò e alla fine alla sua richiesta di uscire a cena ho accettato a dargli il mio numero per sentirci. Ed ecco nel giro di qualche giorno, dopo ogni sua chiamata di mattina, e pomeriggio o sera, mi sono assolutamente scocciata di lui, come ogni volta!
E' stressante questa situazione. Sono quasi giunta alla conclusione che devo essere io ad avere qualcosa che non va. Di certo centra il fatto che ho letto troppe favole da piccola. Si, leggevo qualsiasi pezzo di carta con su scritta una plausibile storia, ma quelle con un personaggio maschile di particolare rilievo, le prediligevo. Fino al punto che sono cresciuta con la, forse, falsa illusione che l'amore sia a impatto, come un meteorite che ha deciso di colpire il nostro pianeta, bisogna impegnarsi fortemente perchè ciò non accada, e la maggior parte delle volte è totalmente inutile il nostro sforzo, lui senza alcuna difficoltà o timore precipiterà nel luogo dove ha deciso il suo arrivo. Così credo che sia l'amore. Incondizionatamente indissolubile ad ogni volontà umana, per sempre del parere che non si possono dividere due persone fatte per stare insieme.
Ritornando al problema iniziale, questo va a pregiudicare praticamente ogni mio rapporto personale, qualsiasi ben che minima conoscenza viene assolutamente congelata e allontanata al constatare che non c'è quell'impatto. Che non c'è stato nessun meteorite. Allora addio amore, addio provare quelle piccole sensazioni di piacere, senza pretende il travolgente sentimento, sia ben inteso, niente di niente. L'amore conservato nel mio cuore non è per tutti, e nemmeno per molti o qualcuno. E' per lui, quello che un giorno incontrerò per la strada e mi schianterà il suo meteorite nel mio cuore facendolo esplodere.
Il fatto è: come faccio a spiegare a queste persone di passaggio che mi servono solo per capire se sono il mio meteorite giusto?? Come glielo spiego quando ho capito che non sono loro che non saprei come gestirli e che quindi gradirei che non ci fossero??

venerdì 9 aprile 2010

...Sconosciuto


..è strano quando camminando per strada si incontra un viso speciale. Lo si guarda inizialmente con distrazione, come uno sconosciuto qualunque, poi senza spiegarsi bene il perchè, dopo averlo superato, ci si gira a guardarlo ancora, e si resta così a fissare un uomo senza nome..

..mi è successo un anno fa, e da allora ogni volta che incontro quel volto non riesco a fare a meno di seguirlo con lo sguardo e di girarmi dopo averlo passato.
Immagino il suo percorso, la sua destinazione, mentre va verso la sua ragazza, l'abbraccia , le dà un leggero bacio sulle labbra sorridendole complice.
Poi in giro, guardando con i suoi occhi verdi azzurri il mondo, e immagino come debba trasaprire da quel velo di infinito.
E lo rincontro di nuovo, in un locale diverso, al cinema, o in discoteca. Si può desiderare così tanto uno sconosciuto? E si può parlare ancora di sconosciuto quando lo si ricosce in mezzo a centinaia di persone, quando si sa a memoria il suo taglio degli occhi, dei capelli, il suo sorriso...

...dopo un'altra serata con il suo sguardo torno a casa. Sorrido immaginando che le stesse sensazioni provate da me le abbia provate anche lui, chiudo gli occhi nel letto, ed eccotlodi nuovo, ma stavolta mi parla, mi abbraccia e vive con me... sarà per questo che amo i sogni? Ogni cosa che non avrei il coraggio di vivere me la fanno vivere loro.. chissà forse un giorno avrò il coraggio di svegliarmi, di andargli incontro, o forse di dirgli anche semplicemente ciao..

..per ora mi accontenterò di chiudere gli occhi e trovarlo lì, ad aspettarmi alle porte del mio sogno. Eccomi, sto arrivando.

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